Dadi Immaginari: cosa sono, come usarli

Dadi Immaginari: cosa sono, come usarli

I “Dadi Immaginari” hanno facce con disegni svariati:  archetipici come il sole, la casa, l’eroe, la strega, astratti come il punto di domanda, fantastici come la nave dei pirati o la fatina di Peter Pan, atmosferici come il vento e la pioggia, alimentari come la frutta, i dolci, la carne oppure raffiguranti immagini di azioni o avventure, emozioni, intenzioni, animali, idee, sport e molti altri soggetti.

Ce ne sono per tutti i gusti, dagli oggetti concreti ai sogni.

Ho iniziato chiedendo ai bambini di scegliere alcuni dadi dalle mie mani, lanciarli sul tavolo e con ciò che veniva fuori immaginare di raccontare una storia incominciando con le parole “C’era una volta un ragazzino/a….”.

Le storie raccontate rispecchiano moltissimo la personalità del narratore

e, osservando il processo di narrazione si vede in che modo si muove il ragazzo, come utilizza le immagini, quanto rimane aderente all’oggetto, che capacità di astrazione raggiunge, se riesce a spostare il punto di vista utilizzando le immagini in modo meno concreto, facendole diventare anelli metaforici di catene associative che riconnettono gli eventi attraverso nuove trame.

Le immagini incominciano così ad allontanarsi da ciò che appare a prima vista e possono portati, attraverso associazioni analogiche, in luoghi profondi fino ad ora inesplorati.

Partendo dalla storia immaginata mi sposto poi sull’esperienza di vita personale chiedendo di immaginare qui e ora “che cosa c’entra tutto questo con la tua vita?”.