EMOZIONI IN MOVIMENTO

EMOZIONI IN MOVIMENTO

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“Dimentica il danzatore, il centro dell’ego; diventa la danza.”   – Osho

 

Cos’è

“Emozioni in movimento” è un laboratorio esperienziale che permette, attraverso la musica, l’espressione emozionale e il movimento, di entrare in uno stato meditativo che aiuterà la persona a raggiungere una maggior consapevolezza corporea ed emotiva.

Il laboratorio è ispirato alla “Danza dei cinque ritmi” di G. Roth, alla meditazione dinamica di Osho e al modello olistico di integrazione mente-corpo, che coniuga il lavoro corporeo a quello emozionale, promuovendo il benessere della persona.

Che cosa ti serve per raggiungere uno stato di equilibrio psicofisico?

✔ Respirazione: lavoriamo per armonizzarla

✔ Consapevolezza corporea: impariamo ad ascoltarci

✔ Visualizzazione: giochiamo con la mente e i sogni

✔ Espressione delle emozioni: tecniche gestaltiche

✔ Danza: movimento libero nel suono

Il workshop è strutturato in un ciclo di incontri individuali programmati a cadenza fissa: a richiesta sono attivabili anche percorsi di gruppo su appuntamento, a partire da un minimo di 5 partecipanti.

“Emozioni in movimento” è promosso dall’associazione culturale “inRELAZIONE” in collaborazione con lo spazio Laby coworking.

Come funziona

“Emozioni in movimento” è un percorso che permette di acquisire maggior consapevolezza emotiva attraverso il movimento del corpo e l’espressione delle emozioni. Con l’aiuto della musica, si entrerà in uno stato di meditazione dinamica, liberando la mente, spostando il centro verso il basso, connettendolo alle parti più antiche: il cuore, sede del sentire affettivo e la pancia, sede del nostro cervello rettiliano, affinando così la capacità di ascolto dei propri stati emotivi, fondamentale per mettere in atto qualunque tipo di trasformazione.

Il tipo di lavoro proposto aiuta a spostare il proprio centro dalla mente verso il cuore, che risulta spesso represso dalla tirannia della ragione. Nell’incertezza in cui viviamo sembra non esserci posto per il cuore e per i suoi desideri più profondi. Il cervello razionale si intromette sistematizzando ogni cosa e l’affettività viene repressa.

Per spostare il centro della consapevolezza dalla mente verso il cuore, è necessario utilizzare un percorso caotico, un movimento catartico per far uscire fuori le repressioni, per far sì che il cuore si apra. Se il cuore diventa leggero, se riesce a scaricarsi, il centro della consapevolezza verrà spinto ancora più in basso, arrivando all’ombelico. L’ombelico è la fonte della vitalità, la sorgente originaria da cui deriva ogni altra cosa: corpo, mente e tutto quanto. È la sede del cervello rettiliano.

A chi si rivolge

Una delle cose più belle nella vita è sentirsi adeguati, in sintonia con le persone, i luoghi e con tutto ciò che ci circonda.

Sentirsi a ritmo con l’universo, parte di un tutto che fluisce, di una vita più grande che pulsa fuori e dentro di noi, di cui si è un piccolo ingranaggio indispensabile. Raggiungere i propri obiettivi percorrendo le fasi di un ciclo in cui ogni parte ha un senso e che va vissuta appieno godendone fino in fondo.

Trovare il proprio centro armonizzando corpo e mente integrando energia fisica e psichica, creatività e razionalità.

Obiettivo e benefici

“Emozioni in movimento” utilizza l’espressione corporea per riportare la consapevolezza emotiva alle sue radici, perché attraverso l’esperienza corporea è più facile innescare una reale trasformazione. La comprensione degli stati emotivi ha più senso quando arriva dall’ombelico, dal profondo e per far questo bisogna cercare di diminuire le interferenze della mente razionale. Lo spirito del corso è questo.

Attraversando diversi ritmi musicali si contattano in modo spontaneo emozioni differenti. Un primo “movimento”, più lento, morbido e rotondo, ci permette di fluire attraverso energie femminili. Un secondo “movimento” ci aiuta a connetterci con l’energia maschile più tagliente, penetrante, attiva e spigolosa. Il terzo “movimento”, più caotico, rompe ogni schema, frantuma ogni possibile configurazione mentale, emozionale e corporea, per poter contattare i visceri la nostra parte ancestrale, le radici. Pian piano, con il quarto “movimento”, prende forma un nuovo bisogno emotivo all’interno del quale si potrà poi riposare entrando finalmente in contatto con la nostra parte più intima che darà vita ad un nuovo bisogno più autentico.

Alla fine di questo percorso, che vedrà protagonista il corpo, ci sarà una condivisione all’interno del gruppo riguardo il proprio vissuto emotivo. L’opportunità di esprimersi in tal senso, dando uno spazio importante alla relazione e ai feedback del gruppo, permetterà di abbassare il proprio termometro emozionale e di aumentare non solo la consapevolezza riguardo se stessi, ma anche di affinare la percezione dell’altro, diminuire i livelli di ansia, i sovraccarichi di stress, ai fini di un maggior benessere psicofisico.